Leonardo M.
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Non ci sono parole per la professionalità e l'impegno di questa organizzazione. FAI (Federazione antiracket italiana).
È la vera forza del movimento antiracket. La Federazione antiracket non fa altro che quello che le singole associazioni fanno sul loro territorio: queste mettono insieme gli imprenditori che denunciano, la FAI mette insieme tutte le associazioni. In tal modo, attraverso uno strumento organizzativo, il movimento acquista forza, autorevolezza per interloquire a tutti i livelli con le istituzioni e, soprattutto, offrire alle tante vittime che ancora non denunciano un sicuro punto di riferimento e di appoggio.
La nostra associazione nasce nel novembre 2010, allorchè un gruppo di commercianti ed imprenditori che avevano denunciato i propri estorsori decidono di fare fronte comune per non restare soli, come purtroppo era successo ad altri coraggiosi di questo territorio. Grazie alla intuizione di un Tenente Colonnello dei Carabinieri, in una di quelle tante notti in cui eravamo riuniti in caserma, avemmo l'opportunità di conoscere Tano Grasso, grazie al quale cominciò un vero e proprio percorso formativo che portò alla costituzione della prima associazione antiracket del litorale domizio e all'ingresso nella grande famiglia della F.A.I.Oggi il numero degli associati è raddoppiato, e scopo principale è quello di tutelare chi ha denunciato, invitare altri operatori commerciali a fare lo stesso, accompagnare le vittime in tutte le fasi del processo dando assistenza legale e psicologica gratuita, costituirsi parte civile negli stessi. In altre parole, a differenza di quanto purtroppo successe a Domenico Noviello (a cui la nostra associazione è dedicata) e ad altre vittime innocenti della criminalità organizzata, il nostro scopo principale è quello di non lasciare da solo l'imprenditore che denuncia. Inoltre cerchiamo di dare il nostro contributo alla diffusione di una cultura della Legalità che deve assolutamente contrastare quella diffusa mentalità mafiosa che è il vero cancro del nostro Paese: per fare questo, andiamo nelle scuole, organizziamo eventi, collaboriamo con altre associazioni quali Libera, il Comitato don Peppe Diana ed altre, in modo da testimoniare ai ragazzi che un mondo diverso è possibile, e che essi possono e devono essere cittadini consapevoli e responsabili sin da ora.
